Piroscafo GALILEA

ex Cracovia ex Pilsna

Nel  Maggio 1916 venne varato il P/fo PILSNA per conto del famoso Lloyd Austriaco
successivamente destinato a diventare l’ancor più famoso LLOYD TRIESTINO,nel Cantiere
navale San Rocco che in tempi successivi sarà accorpato ai CRDA (Cantieri Riuniti dell’Adriatico).La nave resterà praticamente in disarmo fino al 1919,anno in cui verrà
consegnata direttamente al Lloyd Triestino mantenendone il nome originale.

PILSNA

CRACOVIA


Un buon piroscafo dotato di 2 macchine a vapore a triplice espansione su due assi e due eliche
con uno sviluppo di 4600 CA (cavalli/asse) per una velocità max di 13,5 nodi.
stazzava 8052 tonnellate lorde con una portata utile di 6843 tonnellate e strutture adatte a
trasportare 150 pax in 1^ cl. e 47 in 2^ : la sua lunghezza era di 131,9 mt e la larg. di 15,6 mt.
Come quasi tutte le navi del Lloyd Triestino essa venne immessa sulla linea per l’estremo oriente,
essendo la compagnia detentrice del quasi monopolio di linea  e che verrà mantenuto sia nel
corso del riordino FINMARE (costola dell’IRI) nel 1936 sia in epoche successive.
All’inizio degli anni ’20,il Pilsna venne sottoposto ad una serie di lavori che comportarono
la scomparsa del secondo fumaiolo poppiero e l’adozione della nafta per la combustione nel
ciclo del vapore. Sua gemella era il Cracovia che però differiva dall’altra per essere dotata
di turbine : nel 1932 il Pilsna venne messo in linea con la Turchia e nel 34 la capacità passeggeri
fu elevata a 440 unità su tre classi.
Nel 35 venne ribattezzato GALILEA e impiegato sulla linea Trieste-Porti Palestinesi quale
vettore del flusso migratorio verso quelle terre : due anni dopo, il Galilea passò sotto la bandiera della ADRIATICA SA di Navig.,da poco costituita conservando la titolarità della linea,mentre
il Cracovia diverrà Gerusalemme il cui destino sarà ben diverso dalla gemella.
Nel 1940,qualche mese prima del fatidico 10 Giugno,venne dato in noleggio al Lloyd Triestino
che lo restituirà nel Novembre dello stesso anno e in pratica da subito verrà requisito
dalla Regia Marina per trasportare truppe e materiali.


Il 28 Marzo 1942 partì in convoglio con i P/fi Piemonte,Crispi,Viminale,Italia e Aventino,
a bordo dei quali avevano preso posto 8300 uomini sia della Div.Julia sia di altri reparti di
stanza nei possedimenti italiani in Egeo : la scorta era assicurata dall’Incr. Aux. Città di
Napoli,dal CT Sebenico e le Torp. San Martino,Castelfidardo,Mosto e Bassini.
Regolarmente partito da Patrasso per Bari con scalo intermedio a Brindisi il 28 Marzo alle
13.00,il convoglio transitava a circa 9 miglia a SudOvest dell’isola di Antipaxo muovendosi
con circospezione fra campi minati e manovre diversive per prevenire attacchi da parte degli onnipresenti sommergibili inglesi.
Manco a dirlo,l’HMS PROTEUS,si era posto in agguato in zona pronto a ghermire qualche
ignara preda ,il che avvenne puntualmente alle 22.45 quando mise a segno un siluro sul
Galilea di prora ,appena prima del mascone di sinistra,da lunga distanza.
La povera nave,nonostante il forte sbandamento sul lato colpito e l’inevitabile appruamento
causato dalla gran massa d’acqua penetrata nell’interno,continuò a navigare per una decina di minuti per poi fermarsi del tutto perdendo ogni residuo abbrivio.
La speranza che il Galilea potesse restare ancora a galla e quindi essere rimorchiato nel più
vicino porto venne vanificata alle 03.50 del 29 Marzo allorquando,stancamente,la sfortunata
unità scivolava fra le onde del mare agitato ,trascinando con sé 995 anime.
Nel marasma conseguente al siluramento,il Proteus riuscì ad eclissarsi indenne,mentre una
parte della scorta si dispose alla misericordiosa opera di recupero dei 284 naufraghi.
Fra i caduti,figurano 22 militari della Julia,2 della Cuneense ed 1 carabiniere del 1° reggimento :
la gloriosa terra di Piemonte,ancora una volta, aveva pagato un pesante dazio per una guerra
che di lì a sette mesi,fra le roventi sabbie desertiche di El Alamein,avrebbe sì consegnato a
gloria imperitura i nostri reparti ma sarebbe stata segnata da una fine non più rinviabile.

Clc Guglielmo Lepre “Etna”
Gruppo T.Prato – Anmi Mondovì

Bibliografia :

Per non dimenticare di S.Marchisio Gruppo Anmi Mondovì

USMM Navi Mercantili perdute

USMM La difesa del traffico con l’Albania,la Grecia e l’Egeo

Foto da archivio www.grupsom.com e personale dell’autore.

Grupsom - Sommergibili Mediterranei